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museo dei gladiatori

Il museo dei gladiatori

A Santa Maria Capua Vetere, sede della più importante scuola gladiatoria istituita nel 49 a.C. da Giulio Cesare, non poteva mancare un museo dedicato agli eroi dell’arena: il Museo dei gladiatori.

Il Museo dei Gladiatori sorge nei pressi dell’Anfiteatro  di Santa Maria Capua Vetere. Conosciuto anche come Anfiteatro Campano o Capuano, esso è identificato come la sede della prima scuola di gladiatori. Leggenda narra, infatti, che fu proprio da qui che il gladiatore Spartaco guidò nel 73 a.C. la rivolta che per due anni bloccò la città di Roma.

Proprio a Capua infatti fu istituita la prima scuola dei gladiatori romani.

A Capua c’era una notissima scuola gladiatoria, composta da soli schiavi di grande statura e forza, che venivano addestrati per dare vita a spettacoli cruenti, dove solo chi vinceva aveva la possibilità di sopravvivere (Svetonio, De Vitae Caesarum)

Per questo motivo, l’anfiteatro è stato selezionato come luogo ideale per realizzare un museo dedicato alla scuola gladiatoria.

 

 

Il Museo dei gladiatori

Il Museo dei gladiatori si trova in un piccolo edificio posizionato ad est dell’ingresso all’anfiteatro. Nasce nel 2003 ed è gestito dal Ministero per i beni e le attività culturali tramite il Polo Museale della Campania (dal 2019 Direzione regionale Musei).

All’interno sono esposti numerosi elementi superstiti della decorazione dell’Anfiteatro Campano: chiavi d’arco esterne al monumento, scritte onorarie dedicate agli imperatori Adriano e Antonino Pio, teste di statue che ornavano le arcate dei piani alti.

E’ diviso in 3 sale:

Prima Sala

La prima sala, posta all’ingresso, presenta i giochi gladiatorii con l’utilizzo di pannelli, video e copie delle armature rivenute a Pompei.

Ci sono poi varie iscrizioni recanti dediche agli imperatori Adriano e Antonino Pio, un plastico che riproduce la struttura originaria dell’Anfiteatro e, in alto a destra, sono poste le chiavi d’arco che decoravano l’esterno del monumento.

Infine, sulla parete in fondo alla sala, in alto sulla parete, troviamo alcuni busti che invitano ad accedere alla seconda sala:

  • una testa maschile con berretto frigio identificata come Mitra o Attis,
  • una testa femminile con diadema (identificata da alcuni come Giunone),
  • una testa di Minerva con elmo attico,
  • il calco del busto del Volturno, il cui originale è conservato al Museo Campano di Capua.

Seconda Sala

Nella seconda sala è stato ricostruito un allestimento che ripropone i gradini della cava e la decorazione di uno dei vomitoria (accesso alla cavea).

I gradini sono decorati con alcuni bassorilievi marmorei:

  • corteo di magistrati e littori, raffigurati nell’atto di entrare nell’anfiteatro,
  • felini che azzannano la preda,
  • gazzelle, orsi, elefanti e leoni che corrono verso l’arena.

Sulle pareti della sala, inoltre, sono collocati frammenti dei plutei frontali:

  • sulla parete di destra una raffigurazione dell’anfiteatro in costruzione e scene mitologiche; in particolare si segnalano le imprese di Ercole (pulizia delle stalle di Augia, Ercole ed Anteo) e due frammenti con i Dioscuri,
  • a destra dell’ingresso la punizione di Prometeo, il supplizio di Marsia, Marte e Rea Silvia, nonché un frammento con Menadi danzanti ed un altro con Apollo,
  • a sinistra dell’ingresso si riconoscono una scena con divinità turrite, la costruzione dell’anfiteatro, la raffigurazione di un recinto sacro, una scena di sacrificio per la dedicazione dell’anfiteatro,
  • sulla parete di sinistra scene di centauromachia ed Atteone sbranato dai cani.

Terza Sala

Nella terza sala, posta alla sinistra della prima, è allestita una rappresentazione meccanica di un combattimento gladiatorio.

 

Visite ed orari

Il Museo si trova in piazza I Ottobre 1860 ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 18.50. Il costo del biglietto di 2,50€ è valido per la visita al Museo, l’Anfiteatro Campano e il Museo Archeologico di Capua. E’ possibile acquistare il biglietto online oppure direttamente in sede presso la biglietteria.

Una visita che vi porterà al centro di questo territorio colmo di storia e leggenda.

 

Maria Anna Ambrosino

Laureata in Storia e Critica d'arte presso l'Università degli Studi di Salerno. Borsista presso ISISLab all'Università degli Studi di Salerno. Social Media Manager e gestore delle attività del Progetto Hetor. Open Data specialist.

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