Si possono creare in modo collaborativo dati open sui beni culturali? Ci sono ambiti in cui razionalizzando ed aggregando le conoscenze si possono formare nuovi spazi di discussione? I dati messi a disposizione fanno emergere elementi significativi e nuove informazioni facilmente riutilizzabili in nuovi processi positivi?
Per dare risposta, almeno in parte, a queste domande, abbiamo iniziato a sperimentare sulla piattaforma SPOD la creazione di dati “open” relativi ai castelli della Campania, in collaborazione con alcuni corsisti del Master “Cultural Heritage Information System” organizzato dal distretto Databenc.