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Hetor: la Campania da riscoprire

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Author Archive by Carmela Luciano

La foresta Mezzana, nel cuore della “Verde Irpinia”

Chi lo avrebbe mai detto che proprio sotto ai nostri piedi fosse presente un territorio forestale complessivo di 5500 ettari? Eppure è così: la Campania vanta la presenza di ben 11 grandi foreste, che rappresentano delle vere e proprie peculiarità dal punto di vista ambientale, ma anche esempi di buone pratiche di gestione ecocompatibile, estese in modo più o meno omogeneo su tutto il territorio regionale.

Come mostra la nostra mappa di seguito, la concentrazione delle foreste aumenta in provincia di Salerno che, partendo dalla Foresta Calvello per finire a Cerreta Cognole, ne conta ben sei; la cosa potrebbe sorprendere ma ben denota la doppia anima del territorio salernitano: il fascino del rinomato litorale, da una parte, e la bellezza della vegetazione forestale dall’altra. Coloro che, invece, hanno sempre immaginato Napoli come la colorita e caotica città del centro, probabilmente non hanno ancora visitato l’antro della Sibilla nella Foresta di Cuma e in generale nell’Area Flegrea, o passeggiato lungo i numerosi sentieri della foresta di Roccarainola. Per godere di un panorama mozzafiato sulla Valle Caudina non può mancare una escursione nella foresta del Taburno, in provincia di Benevento; invece, per gli amanti della passeggiata domenicale accompagnata da pic-nic, è possibile rilassarsi e godere del paesaggio naturale nelle varie aree attrezzate della Cipresseta di Fontegreca, in provincia di Caserta.

Se invece siete amanti degli animali e delle avventure nella natura incontaminata, l’Irpinia fa al caso vostro.

 

 

Tra le varie località irpine si distingue in particolare un piccolo paese che, nonostante sia costituito da soli 700 abitanti, vanta dal 2013 l’inserimento nel prestigioso circuito de I Borghi più belli d’Italia e la più recente nomina di “borgo più accessibile d’Italia”, ricevuta dall’Unione Europea che ne ha premiato l’accessibilità ai beni culturali con l’Access City Award 2019. Il borgo dispone infatti di 5 km di percorsi studiati per i non vedenti da una prospettiva tattilo-plantare, aperti peraltro ai diversamente abili.

Dalla sommità dell’antico borgo di Monteverde Irpino l’occhio si posa libero e affascinato su una delle più belle distese della “Verde Irpinia”: la Foresta Mezzana. Quando si parla di “Verde Irpinia” ci si riferisce al verde del suo territorio, ricco di viti, olivi, boschi e pascoli, un verde intenso che ci racconta bene la sua vocazione agricola e turistica.

La Foresta Mezzana, conosciuta con questo nome proprio per l’abbondanza dei suoi cespugli, con i suoi 450 ettari che arrivano a lambire la riva del fiume Ofanto, custodisce al suo interno un habitat incontaminato e affascinante: tra gli arbusti autoctoni si aggirano cinghiali, volpi, rapaci e tante specie di avifauna, tra cui anche la rara cicogna nera che, negli ultimi anni, nidifica in zona. Inoltre, la mancanza di attività umane a forte impatto, fa di questo rigoglioso ambiente uno dei pochi siti naturali decisamente incontaminati.

Foresta intrigante per naturalisti e studiosi, rappresenta un vero paradiso per appassionati di birdwatching e per questo destinabile a vasto laboratorio didattico all’aria aperta. La foresta è anche consigliata ad appassionati di trekking abituati a tracciati di media ed alta difficoltà.

 

 

A pochi km dal centro abitato di Monteverde è possibile trovare il lago di San Pietro, un invaso artificiale realizzato tra gli anni ’50 e ’60 noto anche come lago di “Aquilaverde”. Sito d’Importanza Comunitaria (SIC), è caratterizzato da acque di un verde intenso e limpido ed è il posto ideale per gli amanti della pesca sportiva.

Nel mese di agosto, il Lago di San Pietro ospita il famoso Grande Spettacolo dell’Acqua, un musical che racconta la storia di San Gerardo Maiella, santo vissuto nell’Alta Irpinia che operò per il bene dei più poveri, i cui proventi sono devoluti in beneficenza.

 

 

La Foresta di Mezzana rappresenta un vero e proprio luogo incontaminato, strettamente legato al borgo di Monteverde, in un sodalizio che spiega perfettamente il nome dell’abitato: una montagna immersa nel verde intenso dell’Irpinia.