Quaranta cittadini suddivisi in dodici gruppi si sono sfidati a “colpi” di dataset decretando il successo della prima edizione dell’Open Data Challenge, Caccia ai tesori di Nocera.
Il soggetto del concorso è stato il patrimonio culturale della città di Nocera Inferiore e l’intento è stato quello di valorizzare il territorio attraverso gli Open Data con la creazione di un insieme di dati accessibili a tutti, capaci di raccontare la città a chi non la conosce, e facendo riscoprire i suoi aspetti inediti alla comunità locale.
I dati sono stati raccolti sulla Piattaforma Sociale per gli Open Data SPOD, che ha consentito ai cittadini di interagire sui dataset open e di discutere in stanze pubbliche e private.
Due i temi che hanno destato interesse per la giuria conquistando, a pari merito, il primo posto:
- Simona Corrado Mancino, Raffaele Montoro e Antonella Martina Vicidomini, si sono occupati dei giochi di una volta. L’argomento si è rivelato originale e legato alle tradizioni locali. Ha colpito anche la perfetta interazione tra i componenti del gruppo che hanno sperimentato in modo proficuo la collaborazione tra individui di diverse generazioni.
- Rossella Greco, Candia Carrino e Giuseppina Salomone, invece, hanno lavorato sull’archivio storico dell’ex ospedale psichiatrico. Il dataset ha reso accessibile una porzione di dati che valorizzano un patrimonio sconosciuto alla maggioranza dei cittadini.
- Valentina Ruggiero si è classificata al secondo posto con L’industria nocerina dall’Unità d’Italia al miracolo economico. Un dataset ricco di informazioni frutto di una ricerca capillare che si è giovata anche del materiale custodito nell’archivio storico comunale.
- Rocco Vitolo, infine, al terzo posto con La stampa locale dall’Unità d’Italia ad oggi. Si tratta di un ricco catalogo con i titoli di tutte le testate (periodici, settimanali, mensili) pubblicate a Nocera Inferiore dal Novecento fino ai giorni nostri. La raccolta offre una visione inedita della città dal punto di vista storico, culturale e sociale.
Di seguito l’elenco dei dataset co-creati, con le datalet dei 4 gruppi vincitori:
• L’industria nocerina dall’Unità d’Italia al miracolo economico – Il dataset si propone di recuperare un tesoro particolare: le informazioni sulle industrie nocerine dall’Unità d’Italia al miracolo economico. L’obiettivo è tenere viva la memoria attraverso le carte intestate, le immagini dei brand, le antiche cartoline è sicuramente una operazione per conservare questo autentico tesoro di Nocera;
• Detti e parole antiche – Gli autori di questo dataset hanno lavorato per amore delle loro radici, per salvaguardiare le tradizioni linguistiche, scomparse o in via di estinsione, salvarle dall’oblìo e trasmetterle alle generazioni future;
• Cronistoria di Nuceria Alfaterna e il suo territorio: il museo dell’Agro Nocerino – Gli autori di questo dataset si sono dedicati ai tesori del museo dell’agro nocerino, auspicando che possa in qualche modo servire a sensibilizzare la cittadinanza riguardo le ricchezze così gelosamente conservate presso il Museo del Convento di Sant’Antonio;
• Nocera: viaggio nel tempo – L’obiettivo del dataset è mostrare a chiunque sia interessato come è cambiata nel tempo la città di Nocera Inferiore attraverso una serie di foto che mostrano i luoghi più importanti della città, come erano e come sono ora;
• La stampa locale dall’Unità d’Italia ad oggi – La ricerca si propone di indicare le testate pubblicate alla fine del secolo scorso e nel nuovo millennio, anche a firma di giornalisti prestigiosi, quali Joe Marrazzo, Goffedo Locatelli, Roberto Marino. La conservazione della memoria di questo pezzo di storia della città appare essenziale per un territorio che sta perdendo la propria identità;
• Marchi di fabbrica dell’azienda Forino – Il dataset, che vuole essere un censimento dei marchi di fabbrica dell’azienda di famiglia, si basa sull’analisi oggettiva di ciascun etichetta conservata presso l’archivio digitale di famiglia Alcuni marchi sono stati datati ad anno attraverso le informazioni recuperate sul sito web dell’Archivio Centrale dello Stato nella sezione marchi di fabbrica;
• Mappatura degli stemmi dei portoni di Nocera Inferiore – Censimento parziale degli stemmi dei portoni delle famiglie nobili di Nocera Inferiore;
• Mappatura delle edicole votive di Nocera Inferiore – Censimento parziale delle edicole votive di Nocera Inferiore;
• I giochi di una volta – Censimento parziale dei giochi di una volta, realizzato con la collaborazione del professore Raffaele Montoro, principale fonte delle informazioni contenute nel dataset;
• Cartelle cliniche dell’ex Ospedale Psichiatrico “Vittorio Emanuele II” di Nocera Inferiore – Si tratta di progetto di catalogazione delle cartelle cliniche dell’ex manicomio interprovinciale “Vittotrio Emanuele” di Nocera Inferiore a far data dal dicembre 1882. Abbiamo aderito al progetto per diffondere e far conoscere questo immenso patrimonio ai fini di studio e ricerca socio-sanitarie e culturali;
• Mappa del rischio della “Collina del Parco” – Lo scopo di questo dataset è quello di divulgare e promuovere l’esistenza di un sistema di beni che insistono sulla collina del parco Fienga. Di carattere accessorio, ma non per questo secondario, le strutture inserite nel dataset sono collocate lungo percorsi escursionistici urbani della Città di Nocera Inferiore. Ulteriore motivazione alla compilazione di questo dataset è quello di denunciare lo stato di abbandono e degrado in cui versano i beni;
• Società di Mutuo Soccorso Nocera Inferiore e Superiore di New York – L’obiettivo della nostra ricerca è documentare la presenza di immigrati nocerini negli Stati Uniti d’America nel corso del primo ‘900. Alcuni di loro hanno fatto fortuna e si sono integrati perfettamente negli States.
L’elenco completo di tutti i dataset realizzati per la Challenge è consultabile sul portale di Hetor dedicato a tutte le attività svolte nella città di Nocera Inferiore. Un modo per promuovere tutte le iniziative messe in campo, con l’obiettivo di coinvolgere altri cittadini per far emergere dai meandri della storia nuove informazioni sul patrimonio culturale cittadino.